Onorevoli Colleghi! - La normativa vigente in materia di accesso ai mezzi di informazione nel periodo elettorale è fortemente punitiva nei confronti delle forze politiche e dei partiti di maggiori dimensioni e di consolidato radicamento sociale ed è eccessivamente generosa per le formazioni politiche di piccole e piccolissime dimensioni, che talvolta nascondono finalità, pure legittime, del tutto occasionali o strumentali.
      In altri termini, l'attuale ripartizione degli spazi e del diritto di accesso al sistema mediatico non tiene conto in misura adeguata del consenso elettorale e della rappresentatività reale delle formazioni politiche che si candidano al governo dei diversi livelli istituzionali.
      Se è vero che non si può «chiudere» il sistema politico, consentendo l'accesso ai mezzi di informazione solo a partiti e a movimenti politici esistenti, tuttavia è altrettanto pacifico che questa esigenza può essere soddisfatta con una sorta di «diritto di tribuna» per le nuove formazioni politiche o per quelle che per la prima volta si presentano nelle competizioni elettorali.
      Ed è in questa prospettiva e in questo contesto di partenza che la presente proposta di legge si propone di contemperare i princìpi fondamentali di democrazia e di libertà con quelli di una equilibrata e ragionevole suddivisione dell'accesso ai mezzi di informazione di massa nel delicato periodo elettorale. Tra le norme proposte si prevede, tra l'altro, la riduzione da 15 giorni a 5 giorni del periodo antecedente la data delle elezioni entro il quale è vietato effettuare sondaggi demoscopici.

 

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